Una giornata al Parco della Solidarietà

Nel mese di novembre gli alunni della scuola dell’infanzia di Padulle hanno trascorso una mattina al Parco della Solidarietà attiguo alla scuola: le sezioni Margherite e Girasoli il giorno 15, mentre le sezioni Tulipani e Papaveri il 16.

Per i bambini scoprire ciò che li circonda è sempre un’avventura magica, piena di risorse, che li aiuta ad apprezzare l’inestimabile valore del vivere, il piacere dello spazio e a godere la gioia della natura che li affascina e coinvolge i loro sensi in una dimensione di forme, suoni e colori.

Il parco  diventa uno strumento essenziale per due tipi diversi di esperienze: la prima è quella della scoperta dell’ambiente naturale col variare delle stagioni, i cambiamenti delle  piante  e la ricerca di piccoli animali che le abitano; la seconda opportunità è  quella che potremmo chiamare del “laboratorio all’aperto” per favorire l’apprendimento, l’espressività e l’immaginazione del bambino. La scoperta  del parco si configura come un’esperienza importante per  una conoscenza più autonoma e partecipe. I bambini hanno  incontrato le foglie, le bacche, gli alberi, gli animaletti: li hanno cercati, osservati con le lenti di ingrandimento, raccolti nei sacchetti, rimanendone incuriositi e affascinati. I bambini  sono tornati da questa esperienza pieni di curiosità, stupori, idee, desideri, i frutti complessi di un’esperienza in cui l’indagine scientifica (osservare, fare ipotesi, sperimentare, descrivere) si fonde con la visione fantastica, ed emotivamente coinvolgente, che i bambini hanno della natura.

Il parco offre anche l’occasione per sperimentare esperienze psicomotorie inusuali per i bambini della “generazione digitale” come saltare i fossi, attraversare ponticelli in equilibrio o salire su vecchi tronchi a terra.

Ai bambini di cinque anni è stata proposta, inoltre, un’attività di “caccia fotografica” per avvicinare  e appassionare i bambini alla fotografia naturalistica, affinché colgano la bellezza della natura come fosse un’opera d’arte, provando emozioni ed empatia che portano a comportamenti di rispetto per essa. Ad ogni coppia di bambini è stata consegnata una macchina fotografica ed è stato loro suggerito di osservare tutto ciò che li circondava, per poi scegliere ciò che li colpiva maggiormente ed immortalare l’immagine con la fotografia.