Proteggiamo i lombrichi
Curiosità, paura, ribrezzo, voglia di toccarli: ecco cosa provano i bambini al loro primo incontro con i lombrichi. Tante emozioni inizialmente confuse che poi, dopo averli osservati, presi in mano e indagato scientificamente, si trasformano in rispetto e voglia di conoscerli meglio. Questo progetto si prefigge di favorire la conoscenza e il rispetto dei piccoli animali che popolano il prato e il suolo, familiarizzando in particolare con quelli che abitano il giardino della scuola, conoscere il suolo, la sua composizione e i suoi abitanti, comprendere il delicato ma fondamentale legame esistente tra tutti gli esseri viventi e il loro habitat, stimolare la capacità di osservazione, la curiosità e la manualità del bambino.
La preparazione di una casa adeguata per i lombrichi impegna tutti i bambini della scuola: i bambini hanno il compito di occuparsi dei lombrichi, nutrirli, mantenere umido il terriccio e accertarsi che il lombricaio sia sempre in buono stato; a fine anno abbiamo restituito la libertà ai lombrichi in un terreno nelle vicinanze della scuola.
Per l’allestimento del lombricaio abbiamo utilizzato un contenitore con pareti di plastica trasparente. Poi abbiamo introdotto, alternandoli, vari strati di terreno: i sassi, la sabbia, il terriccio. Abbiamo preso i lombrichi dalla scatola, li abbiamo tenuti in mano, osservati e poi introdotti nella nuova casetta. Per completare il lombricaio abbiamo messo delle foglie secche e delle bucce e abbiamo inumidito tutto con lo spruzzino. Abbiamo coperto il lombricaio con un telo perché i lombrichi amano gli ambienti umidi e bui. Abbiamo osservato che gli strati di terra si sono ben mescolati e quasi non sono più riconoscibili, lo strato di foglie e erba è in parte scomparso così come i pezzetti di mela sono pochi. Si riconoscono benissimo gli spostamenti dei lombrichi.